Nel contesto della psicoterapia di coppia uno dei temi più controversi e presenti in modo quasi universale è il tema della conflittualità.
Sovente, dalla storia narrata dai partner emerge che inspiegabilmente l’intesa e l’accondiscenza delle origini ad un certo punto scompare, lasciando spazio solo a incomprensioni e rivendicazioni.
Di solito il vissuto dei due è quello di non parlare più la stessa lingua.
Non c’è, infatti, un tema che più di altri li vede in disaccordo, ma una emergente e dilagante tendenza a scontrarsi per qualunque questione, anche se di poco conto.
Indagando, molto spesso, è possibile scorgere, dietro a questi problemi comunicativi, dei problemi nella gestione dei confini della coppia.
Una relazione sentimentale, infatti, è come una bolla protettiva, i cui confini devono essere chiari ma non rigidi.
Se la coppia ha una forte tendenza a chiudersi al mondo circostante e reagisce con rigidità alle perturbazioni esterne chiudendosi ancora di più, i partner sperimenteranno presto un senso di empasse per la mancata crescita della e nella coppia.
Se, al contrario, la relazione non ha confini e si lascia permeare e perturbare troppo delle influenze esterne, il vissuto dei partner sarà quello di un sostanziale individualismo e di una conseguente scarsa identità di coppia.
Alla lunga questi assetti, in gran parte inconsapevoli e così disequilibrati, possono quindi condurre ad un senso di insoddisfazione, del quale i partner faticano a darsi una spiegazione, e che non di rado esita in una rottura o in un disarmato e disarmante “non ti amo più”.
Attraverso la psicoterapia di coppia è possibile prendere coscienza di questo tipo di dinamica e ciò, non solo aiuta i partner ad affrontare con protagonismo ed efficacia il momento di crisi, ma li conduce alla conquista di un nuovo equilibrio, in grado di rendere la coppia più forte e i suoi membri più felici.